La Guida Definitiva Agli Audit Della Proprietà Intellettuale

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Fermati un attimo a riflettere. Hai dedicato tempo e denaro per costruire la tua azienda, sviluppare i relativi prodotti e servizi, definire i metodi di business e stabilire una presenza digitale. Perché allora non fare in modo che tutti questi asset siano protetti da usi non autorizzati?

È proprio qui che entra in gioco la protezione della proprietà intellettuale.

La proprietà intellettuale (PI) è un termine generico che riunisce un insieme di beni immateriali come brevetti, codici sorgente di software, brand, copyright e segreti commerciali. È verosimilmente il tipo di asset più prezioso che puoi possedere, dato il ruolo critico che spesso assolve per l'operatività e la redditività di un'azienda. Nel 1975 gli asset di proprietà intellettuale rappresentavano circa il 17% del valore di mercato delle società comprese nell'indice S&P 500. Nel 2015 il dato ha raggiunto l'87%, un'ascesa che dimostra senza ombra di dubbio il radicale cambiamento nel modo in cui gli stakeholder misurano il valore e proteggono gli asset aziendali. 

In occasione della Giornata mondiale della proprietà intellettuale del 26 aprile, abbiamo ritenuto che non ci fosse momento migliore per fornire una panoramica semplice e pratica e spiegare alle aziende perché dovrebbero conoscere in maniera approfondita i loro diritti di proprietà intellettuale e come migliorare, tramite un apposito audit, la gestione complessiva della PI e ricavare, infine, maggiore valore dai loro asset immateriali. 

Scopri l'audit della PI di Vaultinum

La gestione della PI nell'era digitale

La Giornata mondiale della proprietà intellettuale è stata istituita dall'omonima organizzazione (WIPO) nel 2000 per "sensibilizzare l'opinione pubblica sull'impatto di brevetti, copyright, marchi, disegni e modelli sulla vita quotidiana". Da allora, il tema della PI è sempre più dibattuto; infatti, le organizzazioni integrano in misura crescente le nuove tecnologie nelle loro attività, per restare competitive in un'economia altamente digitale. 

Un'organizzazione o un'azienda che utilizza software (chi non ne usa oggi), siano essi sviluppati internamente o concessi in licenza, deve imperativamente dotarsi di una solida strategia volta a proteggere la PI del software, che tenga conto dei diritti conferiti dai diversi tipi di licenza e stabilisca anche i suoi diritti. L'assenza di una tale strategia può costare molto caro. Vi è il rischio di incorrere in spese legali se è necessario difendere il diritto di PI in tribunale, come pure esporsi a perdite di valore e minori ricavi qualora tale diritto sia giudicato insufficiente o non valido.

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Proteggere la proprietà intellettuale dei tuoi asset

Come visto in precedenza, oggi la proprietà intellettuale è uno degli elementi inclusi nella valutazione degli asset aziendali. È quindi fondamentale che i dirigenti prendano le giuste misure per garantire la loro protezione. Stabilendo e tutelando i diritti di PI, un'organizzazione si protegge dai rischi di concorrenza sleale, contraffazione o free riding, che permetterebbero a un'altra azienda di trarre vantaggio dal suo lavoro. Esistono vari tipi di proprietà intellettuale (fonte, WIPO):

  • brevetti: un brevetto è un diritto esclusivo concesso su un'invenzione. In linea generale, un brevetto conferisce al suo titolare il diritto di decidere se, e come, l'invenzione può essere utilizzata da terzi. In cambio, il titolare del brevetto rende di dominio pubblico le informazioni tecniche sull'invenzione nel relativo documento; 
  • marchi e modelli: per marchio si intende un segno che consente di distinguere i prodotti o i servizi di un'azienda da quelli di altre società;
  • segreti commerciali: i segreti commerciali sono diritti di proprietà intellettuale legati a informazioni riservate che possono essere venduti o concessi in licenza; 
  • copyright: il copyright è un termine legale utilizzato per descrivere i diritti dei creatori sulle loro opere letterarie e artistiche. Nello specifico, le opere coperte da copyright includono opere letterarie, musicali, scultoree e cinematografiche, nonché programmi informatici, banche dati, creazioni pubblicitarie, mappe geografiche e disegni tecnici. Affinché la prova dell'anteriorità della creazione dell'opera protetta dal copyright sia inconfutabile, è consigliato depositare la creazione presso una terza parte di fiducia specializzata nella protezione di diritti d'autore e copyright.

Proprietà intellettuale di un terzo e utilizzo di software open source

Una volta protetti i diritti di PI, è anche importante tenere traccia dei diritti concessi da terzi tramite accordi di licenza.

Ad esempio, quando un'azienda si avvale di un fornitore esterno per creare elementi grafici, contenuti editoriali, sviluppare software, siti web, ecc., la proprietà non viene automaticamente trasferita all'acquirente. Il trasferimento deve essere esplicitamente enunciato in un contratto, dove si precisa che il creatore cede all'organizzazione i propri diritti sull'opera.

Inoltre, semplicemente assumendo nuovi dipendenti che potrebbero condividere segreti commerciali di cui sono venuti a conoscenza nei loro ruoli pregressi, le aziende si espongono a violazioni della proprietà intellettuale di terzi. È quindi cruciale prevedere (talvolta in un contratto scritto) il divieto per tali dipendenti di utilizzare la proprietà intellettuale dei precedenti datori di lavoro. 

Tuttavia, uno dei problemi più comuni legati alla proprietà intellettuale riguarda i software liberi o open source. Si tratta di software che gli sviluppatori possono visualizzare, copiare, modificare e ridistribuire. Sono comunemente utilizzati perché consentono di risparmiare molto tempo. Tuttavia, prima di utilizzare e integrare software open source nel proprio codice, le aziende devono conoscere i relativi termini di licenza. All'uso della maggior parte del software liberi si applicano infatti regole specifiche; tra le più restrittive, vi è ad esempio l'obbligo di rendere pubblico il codice sorgente. Queste limitazioni possono comportare rischi legali, commerciali e di reputazione. 

Condurre un audit della PI 

Tutte le aziende, a prescindere dal settore o dalle dimensioni, devono adottare un approccio cauto alla gestione della proprietà intellettuale, poiché essa definisce sempre più un'organizzazione e ne determina il futuro. Il brand, il know-how, i segreti commerciali, le innovazioni, le attività di ricerca, gli elenchi di clienti, i software, ecc. presentano tutti uno specifico quadro giuridico che ne garantisce la protezione.

Tuttavia, molte piccole imprese partono spesso da una situazione di svantaggio, perché non dispongono delle risorse e delle conoscenze necessarie per identificare, proteggere e gestire i loro diritti di proprietà intellettuale. Un audit della proprietà intellettuale è quindi un primo passo importante per identificare e comprendere i diritti di proprietà e gestione della PI di un'azienda. 

Tale audit può comportare un esborso contenuto, anche quando ci si affida a un terzo esperto in materia. Sono infatti disponibili strumenti online che possono aiutare l'azienda a procedere a una valutazione iniziale. 

L'audit della proprietà intellettuale di Vaultinum per conoscere il tuo software 

L'audit della proprietà intellettuale "Know Your Software" di Vaultinum è uno di questi strumenti. È composto da 3 questionari online che, una volta completati, aiuteranno l'azienda sottoposta ad audit a valutare l'efficacia della propria strategia di gestione della PI e individuare le aree di miglioramento. Fornisce inoltre alle organizzazioni un piano d'azione dettagliato, elaborato da un team di esperti di PI, per correggere i problemi e i rischi individuati. 

Attraverso l'audit della proprietà intellettuale Know Your Software, Vaultinum si impegna ad assistere le aziende di ogni dimensione e livello, contribuendo a garantire che: 

  • la loro PI sia gestita in modo da sostenere la crescita; 
  • i loro diritti di PI siano sistematicamente protetti e applicati in maniera corretta; 
  • i diritti sulle creazioni sviluppate o acquisite appartengano effettivamente ai loro titolari. 
Scorpi di più sull'audit della PI di Vaultinum

L'audit della PI Know Your Software include:

  • la valutazione online Know Your Software, un'auto-verifica che analizza la gestione e la titolarità della proprietà intellettuale; 
  • l'audit del codice di Know Your Software, un esame approfondito del codice sorgente che fornisce un'analisi completa dei rischi associati al software, in seguito valutata da esperti IT. 

Per le aziende o gli specialisti della PI che desiderano un'analisi più approfondita dei diritti di proprietà di terzi, in particolare quelli sui software open source, Vaultinum offre l'opzione Source Code Scan. Questo strumento esegue una scansione integrale del codice sorgente per identificare i tipi di open source utilizzati e verificare che siano state concesse le opportune licenze per l'utilizzo del software sviluppato. 

Forte di un'esperienza di oltre 45 anni, Vaultinum aiuta i clienti in un'ampia gamma di settori a proteggere le loro innovazioni digitali; il nostro team è a tua disposizione per rispondere a tutte le domande sull'audit della proprietà intellettuale. 

Parla con il nostro team
Kristin Avon Senior Legal Officer Vaultinum
Kristin A.Kristin è un'avvocatessa registrata negli Stati Uniti, specializzata nelle aree della proprietà intellettuale e del diritto tecnologico. È membro delle commissioni Strategia e Legale di Vaultinum, incaricate di supervisionare e implementare le politiche e i processi relativi alla protezione dei beni digitali.

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