Audit di scalabilità dei software e delle infrastrutture
Validare la scalabilità tecnologica per supportare la strategia di crescita
Valutare il potenziale di espansione attraverso l’analisi del capitale umano, della maturità della tech stack, dell’architettura dei sistemi, della roadmap e della compatibilità con il cloud.
La scalabilità: un fattore chiave per il successo di un investimento
La scalabilità determina se un’azienda è in grado di sostenere una crescita rapida senza compromettere le proprie margini. Un’infrastruttura fragile e un eccessivo debito tecnico generano inefficienze che rallentano l’espansione e riducono la valorizzazione in fase di exit.
L’audit di Vaultinum sfrutta l’analisi dei dati per identificare i punti di frizione, valutare l’architettura dei sistemi, la maturità della tecnologia, l’adattabilità al cloud e il capitale umano, al fine di convalidare la scalabilità e l’efficienza operativa dell’asset.

Identificare i freni alla scalabilità prima di investire
Un audit di scalabilità ben strutturato fornisce una roadmap chiara per ottimizzare l’infrastruttura tecnologica di un’azienda target.
Vaultinum offre un’analisi operativa approfondita sulla maturità tecnologica per supportare le decisioni di investimento.
Architettura software
Analisi dei sistemi informativi per garantire efficienza, scalabilità e adattabilità.
Infrastruttura e strategia cloud
Valutazione della compatibilità cloud, dell’elasticità delle infrastrutture e dell’ottimizzazione dei costi.
Ciclo di sviluppo e strumenti
Revisione delle metodologie, delle pratiche DevOps e dell’efficacia delle automazioni.
Analisi del debito tecnico
Identificazione dei componenti obsoleti, delle inefficienze e delle necessità di refactoring.
Rischi di sicurezza e conformità
Individuazione delle vulnerabilità che possono influenzare la scalabilità e la resilienza operativa.
Allineamento con la roadmap di prodotto
Verifica che la strategia tecnologica supporti la crescita e l’espansione sul mercato.
Capacità dei team e struttura organizzativa
Valutazione dell’efficacia e della scalabilità del team R&D.
Dipendenze dai software open source
Analisi dei rischi legati alle licenze, alle integrazioni di terze parti e alla proprietà intellettuale.
Si fidano della nostra competenza
I nostri clienti Audit di scalabilità
Libro bianco sulla migrazione al SaaS
La guida imperdibile per le aziende che stanno valutando il deployment software SaaS rispetto a quello on-premise.
Una valutazione strutturata della scalabilità
Vaultinum combina audit del codice, analisi dei dati ed expertise umana per una valutazione approfondita della scalabilità tecnologica di un’azienda.
01
Valutazione del processo di sviluppo del software
02
Analisi del Git history
03
Contestualizzazione con i nostri esperti
04
Report sui rischi di scalabilità
01
Valutazione del processo di sviluppo del software
- Questionario online
- Organizzazione del team
- Strumenti e tecnologie
- Test di qualità e validazione del prodotto
- Operazioni (distribuzione, gestione dei dati, ecc.)
02
Analisi del Git history per valutare il team e i processi
- Evoluzione del numero di linguaggi di programmazione utilizzati per progetto
- Rischio di obsolescenza tecnologica
- Problemi metodologici nello sviluppo
- Rischi di manutenibilità legati al capitale umano: tasso di turnover, condivisione della conoscenza, efficienza individuale
- Analisi dettagliata delle performance dei team
03
Contestualizzazione con i nostri esperti
- Analisi dei risultati in relazione alla roadmap e agli obiettivi strategici
- Identificazione dei fattori attenuanti (di mitigazione)
- Valutazione dell’organizzazione IT dell’azienda, degli strumenti e delle metodologie utilizzate
- Elaborazione di un piano di remediation
04
Report sui rischi di scalabilità
- Valutazione complessiva delle performance, confrontata con gli standard di settore
- Identificazione dei rischi legati alla scalabilità e allo sviluppo software
- Analisi dell’architettura e dell’infrastruttura tecnologica
- Valutazione dei collaboratori chiave e delle performance dei team
- Stima dei costi operativi (OPEX) e di investimento (CAPEX)
- Raccomandazioni strategiche e piano d’azione
Una piattaforma all-in-one per monitorare la performance tecnologica
La piattaforma di Vaultinum centralizza tutti i dati essenziali per la Tech Due Diligence, offrendo ai gestori di fondi un accesso sicuro per monitorare e analizzare i KPI post Due Diligence.
Data room sicura per la gestione riservata dei documenti
Accesso ai questionari online per un monitoraggio continuo
Caricamento sicuro del codice per garantire l’integrità dei dati
Report completi delle scansioni del codice con analisi dettagliate
Rapporto per investitori sulla Tech Due Diligence
Dashboard interattiva per un’analisi globale delle performance del portafoglio

Un audit strutturato della scalabilità fornisce la chiarezza necessaria per trasformare la tecnologia da ostacolo a motore di crescita.”
Guillaume Acard, CTO di Vaultinum
Un approccio unico che combina la verifica dei codici, l’analisi dei dati e la competenza umana
FAQ Audit di scalabilità dei software e delle infrastrutture
Che cos’è un audit di scalabilità?
Un audit di scalabilità è una valutazione tecnica mirata che ha l’obiettivo di determinare se lo stack tecnologico, l’infrastruttura e le pratiche di sviluppo di un’azienda siano in grado di sostenere una crescita prolungata — sia essa legata all’aumento degli utenti, del volume di dati, della complessità funzionale o dell’espansione geografica.
L’audit analizza diverse dimensioni fondamentali: l’architettura del sistema, la modularità del codice, l’automazione dei deployment, la capacità di gestione del traffico dati, la configurazione delle risorse cloud e i flussi di lavoro dei team tecnici.
Il suo scopo è individuare i colli di bottiglia tecnici, le limitazioni prestazionali nascoste e le scelte architetturali che potrebbero ostacolare la capacità dell’azienda di scalare in modo efficiente. Per le imprese in fase di ipercrescita o in preparazione a un’operazione strategica, l’audit di scalabilità consente di verificare che la tecnologia sia in grado di accompagnare il ritmo del modello di business, senza dover ricorrere a costose ristrutturazioni tecniche nel medio termine.
Perché un audit di scalabilità è importante per le start-up e le scale-up?
Per le start-up e le scale-up, un audit di scalabilità è essenziale per garantire che la tecnologia sia in grado di sostenere una crescita rapida senza compromettere le prestazioni, l’affidabilità o la velocità operativa dei team di sviluppo.
Le scelte architetturali effettuate nelle fasi iniziali — spesso in condizioni di urgenza — possono diventare inadeguate quando il numero di utenti cresce, i volumi di dati aumentano in modo esponenziale o l’azienda si apre a nuovi mercati.
L’audit consente di individuare questi limiti prima che si trasformino in ostacoli, mettendo in evidenza il debito tecnico, gli errori di configurazione dell’infrastruttura o la presenza di architetture monolitiche che rischiano di rallentare l’evoluzione del prodotto. Fornisce inoltre una visione strategica sull’evoluzione dello stack tecnologico: modularizzazione, best practice nei deployment, miglioramento dei processi dei team.
Per le aziende in fase di raccolta di capitali o di cessione, dimostrare la capacità di scalare senza frizioni rappresenta spesso un elemento determinante per rassicurare gli investitori e massimizzare la valutazione.
Quali ambiti vengono generalmente analizzati durante un audit di scalabilità?
Un audit di scalabilità esamina le fondamenta tecniche e operative che determinano se un prodotto può crescere in modo sostenibile al crescere del carico o della complessità.
I principali ambiti valutati includono:
– l’architettura del sistema (ad esempio microservizi vs. monolite, utilizzo di code di messaggi),
– la progettazione dei database e i pattern di accesso ai dati,
– la gestione dell’infrastruttura (configurazione cloud, autoscaling, orchestrazione dei container),
– i pipeline CI/CD,
– la modularità del codice, le aree di debito tecnico e le pratiche di osservabilità,
– la gestione delle versioni da parte del team di ingegneria in situazioni di pressione.
L’audit prende inoltre in esame:
– le performance frontend e backend sotto carico,
– i limiti di scalabilità orizzontale rispetto a quella verticale,
– la gestione delle dipendenze di terze parti.
L’obiettivo è far emergere i vincoli architetturali o di processo che potrebbero limitare la capacità di scalare, e fornire raccomandazioni operative per affrontarli in modo efficace.
Quando dovrebbe essere effettuato un audit di scalabilità?
Un audit di scalabilità andrebbe idealmente condotto prima di una fase di crescita pianificata, come il lancio di un nuovo prodotto, un’espansione geografica, l’integrazione di nuove società o una nuova raccolta di capitali. Risulta altrettanto utile quando iniziano a manifestarsi problemi di performance sotto carico o quando il team di ingegneria impiega più tempo a gestire urgenze che a sviluppare funzionalità.
Per le aziende in fase di preparazione a una due diligence, questo tipo di audit consente di anticipare le eventuali preoccupazioni degli investitori sulla capacità della tecnologia di evolvere e di affrontare le sfide future. Idealmente, dovrebbe essere realizzato prima che la scalabilità diventi una questione reattiva e costosa, così da permettere alle squadre tecniche di individuare i colli di bottiglia architetturali, ottimizzare i processi di deployment e garantire che la piattaforma sia pronta a sostenere la prossima fase di crescita senza dover ricorrere a una rifondazione tecnica.
L’audit di scalabilità è solo tecnico o include anche team e processi?
Pur avendo una forte componente tecnica, un audit di scalabilità include anche una valutazione della struttura dei team e dei processi di sviluppo. Scalare non significa solo espandere l’infrastruttura: riguarda anche la capacità con cui le squadre riescono a sviluppare, distribuire e mantenere il software in un contesto di crescente complessità.
Valutiamo elementi come:
– la frequenza delle release,
– la distribuzione della proprietà del codice,
– le pratiche di gestione degli incidenti,
– la rapidità con cui i nuovi ingegneri vengono integrati,
– e se l’attuale configurazione del team supporta lo sviluppo modulare e flussi di lavoro paralleli.
Una stack tecnica può essere scalabile sulla carta, ma se il team non è in grado di distribuirla, monitorarla o farla evolvere in modo efficace, la scalabilità reale ne risulterà compromessa. L’analisi comprende anche il cosiddetto bus factor: quante persone comprendono effettivamente le componenti critiche del sistema, e quali rischi si presenterebbero in caso di partenza di figure chiave.
Una piattaforma può essere tecnicamente scalabile, ma se la conoscenza è concentrata in poche mani o se la capacità di delivery dipende da un numero ristretto di ingegneri senior, la scalabilità operativa raggiungerà rapidamente un limite.
La nostra metodologia consente di identificare queste fragilità umane in parallelo ai colli di bottiglia tecnici, offrendo una visione completa del reale potenziale di scalabilità dell’organizzazione.
I nostri ultimi articoli